Il calendario rituale contadino. Il tempo della festa e del lavoro fra tradizione e complessità sociale
Piercarlo Grimaldi, Editore Franco Angeli
La temuta fine del mondo (contadino) avviene esattamente un millennio dopo i timori apocalittici dell'anno mille.
La società contemporanea assiste alla scomparsa di una cultura che ininterrottamente, di generazione in generazione, ha trasmesso il suo sapere orale e gestuale. E' pertanto indilazionabile raccogliere le ultime testimonianze della cultura tradizionale.
In tale contesto si colloca questa ricerca condotta sul terreno per diversi anni in una vasta area collinare e montana del Piemonte e della Provenza, volta a recuperare ed analizzare le feste e i riti connessi ai tempi eccezionali e a quelli quotidiani del lavoro contadino, ancora vivi e presenti nella memoria degli anziani.
Questo tessuto rituale che si presenta relativamente compatto all'inizio del nostro secolo permette di ricostruire i ritmi costitutivi del calendario delle campagne.
Un tempo della tradizione scandito dallo scorrere delle stagioni, ciclico, quantitativo, etnico, che appare influenzato in particolare dall'astro lunare.
Il contadino osserva l'estrema variabilità della luna che governa il fluire del tempo calendariale e riconosce in essa influssi positivi e negativi.
A questi ritmi che condizionano la natura e l'uomo, la gente si conforma per affrontare e superare le incertezze connesse al lavoro dei campi e all'esistenza precaria e drammatica delle campagne.