Aidonesi alla riscoperta delle radici. E per Morgantina ci si veste da greci
Zagara Palermo
Giornale di Sicilia, Enna, 19/12/2006
La manifestazione per la Venere. Impegno dei politici, ma anche gente comune che ha a cuore la valorizzazione del territorio. Striscioni di protesta per i furti d'arte
AIDONE. Ha avuto un esito molto positivo l'evento tenutosi domenica Aidone. L'incontro, che doveva svolgersi nel silo archeologico di Morgantina, a causa dalla pioggia e della nebbia, ha costretto tutti al riparo, la sede del comune di Aidone è sembrata dunque lo scenario più adatto all'evento. Erano presenti molte autorità politiche, tra cui anche l'Assessore Regionale ai Beni Culturali, Lenza, che si è impegnato personalmente alla riuscita di questo evento, ma soprattutto erano presenti centinaia di cittadini aidonesi, che si sono prodigati al fine di dimostrare che ci tengono a promuovere e valorizzare il loro territorio. All'ingresso del Comune, l'Archeoclub di Aidone ha distribuito volantini informativi. Sulla scalinata che porta alla sala consiliare, dove si è svolta la conferenza, un gruppo di cittadini ha indossato gli abiti greci, vi erano alcuni senatori e due donne greche, mentre le guardie con elmo, scudo e corazza in cuoio «vigilavano» sulle autorità politiche all'interno dell'aula consiliare. Gli abiti indossati sono quelli realizzati dall'Archeoclub Aidone per la manifestazione "Tra Mito e Storia: Morgantina rivive". Molti gli striscioni di protesta, realizzati dai giovani aidonesi, alcuni sicuramente molto forti come «il settimo comandamento dice: non rubare». Era ovviamente riferito ai numerosi furti di opere d'arte. Vi era esposta una riproduzione a grandezza reale della Ve-nere, realizzata per l'occasione dall'Associazione Pietre Vive. Numerosi quindi gli abitanti della cittadina che hanno voluto far sentire la loro voce su un argomento a cui tengono molto. Grande è la forza e la passione con cui trattano questi argomenti, sono convinti che la statua gli appartiene e non hanno intenzione di mollare la presa in alcun modo. «La Venere ci è stata portata via illegalmente. - ha dichiarato uno di loro - A noi cittadini non interessano le pratiche burocratiche, sappiamo solo che quella statua, come i 14 pezzi d'argento, gli aeroliti e molto altro ancora, ci appartengono ed è qui che dovranno risiedere. Non ci stiamo battendo per chissà che cosa, la statua è nostra, vogliamo solo che ritorni a casa. Un altro ha detto: «Non so cosa intendano loro per prove, ma io direi a questa gente di venire a trovarci, visitare il sito archeologico di Morgantina e il Museo di Aidone, solo allora potrebbero capire da dove viene veramente la Venere, e perché ci battiamo tanto per riaverla». Da evidenziare l'iniziativa del Sign. Baeli, che ha esposto sulla sua auto un'immagine tridimensionale della Venere, ad altezza reale, quindi 2,20 m, è partito dalla sua città, Messina, per toccare, durante il suo viaggio verso Aidone, molte piazze siciliane, tra cui Santa Teresa Riva, Taormina, Acireale, Catania, Paternò.
Zagara Palermo
Giornale di Sicilia, Enna, 19/12/2006
La manifestazione per la Venere. Impegno dei politici, ma anche gente comune che ha a cuore la valorizzazione del territorio. Striscioni di protesta per i furti d'arte
AIDONE. Ha avuto un esito molto positivo l'evento tenutosi domenica Aidone. L'incontro, che doveva svolgersi nel silo archeologico di Morgantina, a causa dalla pioggia e della nebbia, ha costretto tutti al riparo, la sede del comune di Aidone è sembrata dunque lo scenario più adatto all'evento. Erano presenti molte autorità politiche, tra cui anche l'Assessore Regionale ai Beni Culturali, Lenza, che si è impegnato personalmente alla riuscita di questo evento, ma soprattutto erano presenti centinaia di cittadini aidonesi, che si sono prodigati al fine di dimostrare che ci tengono a promuovere e valorizzare il loro territorio. All'ingresso del Comune, l'Archeoclub di Aidone ha distribuito volantini informativi. Sulla scalinata che porta alla sala consiliare, dove si è svolta la conferenza, un gruppo di cittadini ha indossato gli abiti greci, vi erano alcuni senatori e due donne greche, mentre le guardie con elmo, scudo e corazza in cuoio «vigilavano» sulle autorità politiche all'interno dell'aula consiliare. Gli abiti indossati sono quelli realizzati dall'Archeoclub Aidone per la manifestazione "Tra Mito e Storia: Morgantina rivive". Molti gli striscioni di protesta, realizzati dai giovani aidonesi, alcuni sicuramente molto forti come «il settimo comandamento dice: non rubare». Era ovviamente riferito ai numerosi furti di opere d'arte. Vi era esposta una riproduzione a grandezza reale della Ve-nere, realizzata per l'occasione dall'Associazione Pietre Vive. Numerosi quindi gli abitanti della cittadina che hanno voluto far sentire la loro voce su un argomento a cui tengono molto. Grande è la forza e la passione con cui trattano questi argomenti, sono convinti che la statua gli appartiene e non hanno intenzione di mollare la presa in alcun modo. «La Venere ci è stata portata via illegalmente. - ha dichiarato uno di loro - A noi cittadini non interessano le pratiche burocratiche, sappiamo solo che quella statua, come i 14 pezzi d'argento, gli aeroliti e molto altro ancora, ci appartengono ed è qui che dovranno risiedere. Non ci stiamo battendo per chissà che cosa, la statua è nostra, vogliamo solo che ritorni a casa. Un altro ha detto: «Non so cosa intendano loro per prove, ma io direi a questa gente di venire a trovarci, visitare il sito archeologico di Morgantina e il Museo di Aidone, solo allora potrebbero capire da dove viene veramente la Venere, e perché ci battiamo tanto per riaverla». Da evidenziare l'iniziativa del Sign. Baeli, che ha esposto sulla sua auto un'immagine tridimensionale della Venere, ad altezza reale, quindi 2,20 m, è partito dalla sua città, Messina, per toccare, durante il suo viaggio verso Aidone, molte piazze siciliane, tra cui Santa Teresa Riva, Taormina, Acireale, Catania, Paternò.