Mille paesini che custodiscono meraviglie
19/08/2009 IL SECOO XIX
il percorso
Da Villar San Costanzo a Marmora, Canosio e Acceglio i segreti di una cultura antica e dell'arte popolare
Villar San Costanzo
Sorta nel 750 attorno al monastero benedettino, che fu distrutto dai saraceni e ricostruito nell'XI secolo. Nella parrocchiale di S.Pietro in Vincoli è possibile ammirare alcuni affreschi del '400 rinvenuti in epoca recente nella Cappella di San Giorgio. Di particolare bellezza e pregio architettonico, è l'Abbazia benedettina di San Costanzo al Monte, ai piedi del Monte San Bernardo, fatta costruire nell'VIII secolo da Ariperto II, Re dei Longobardi dal 702 al 712 d.c., nel luogo dove fu decapitato nel 303 d.c. San Costanzo. Il simbolo sono I Ciciu, enormi massi interessati da un raro e curioso fenomeno di continua erosione che trasforma le pietre in strane figure simili a dei funghi. La zona, che è soggetta a tutela ambientale e richiama turisti da tutta Europa, è attraversata da un percorso ginnico di difficoltà variabile.
Dronero
Splendido il ponte merlato detto Ponte del Diavolo, costruito nel 1428. Attraversando la cittadina si arriva alla chiesa parrocchiale SS. Andrea e Ponzio, realizzata in stile gotico intorno al 1450. A poche decine di metri sorge la chiesa della Confraternita del Gonfalone che ospita un museo di tesori d'arte sacra.
Il Foro Frumentario del 1400 è l'unico esempio in Provincia di loggia mercatale a pianta ottagonale. Negli anni della peste (1522) venne trasformato in cappella di San Sebastiano. La strada principale del paese è costeggiata dai caratteristici portici e i palazzi nobiliari impreziositi da alcune finestre a bifora ornate da aguzze torri.
Roccabruna
Conta 74 borgate, alcune disabitate, altre abitate da giovani imprenditori che hanno intrapreso delle coltivazioni biologiche di prodotti venduti anche nei ristoranti e nei negozi della valle.Cartignano
Accoglie i visitatori con i suoi due borghi divisi dal torrente Maira e collegati da un ponte al cui centro sorge una caratteristico pilone affrescato. Poco sopra sorge il castello edificato nel XV secolo dai Signori Berardi di San Damiano.
San Damiano Macra
Fino all'Ottocento era il centro più importante della Valle Maira. Il paese ha dato i natali ai fratelli Zabreri, celebri scultori del '400, dalla cui bottega uscirono fontane medievali, finestre a bifora e portali scolpiti, tra cui quello della chiesa parrocchiale Santi Cosma e Damiano. Nel cimitero di Pagliero, una lapide di marmo ricorda l'insediamento di una tribù Pollia nel I secolo dopo Cristo.
Macra
Continuando lungo la Provinciale 422 si incontra, poco prima di Macra, la chiesa rupestre di San Salvatore dell'XI secolo, contraddistinta dalla facciata a vela. Sono conservati degli splendidi affreschi tardoromanici. Lungo una mulattiera poco lontano s'incontra la cappella di San Peyre, al cui interno è affrescata una "danza macabra" con scritte in occitano e francese antico.
Celle Macra
Salendo lungo la destra orografica del torrente Maira, si apre un vallone laterale a sinistra che conduce a Celle Macra. La parrocchiale di S. Giovanni Battista conserva al suo interno il celebre polittico del pittore fiammingo Hans Clemer. Da visitare anche la Cappella di San Sebastiano con gli affreschi di Giovanni Baleison del 1484.
Stroppo
Il Comune è ricco di borgate medievali. Sparsi qua e là numerosi gioielli architettonici: la chiesa di San Peyre, del 1200 con l'interno a tre navate affrescate nel XV secolo da un anonimo Maestro, la chiesa di Santa Maria di Morinesio, costruita nel 1700 nel luogo dove precedentemente sorgeva una cappella e il Lazzaretto della frazione Caudano, con la facciata a vela e le finestre a bifora, costruito nel 1463 e utilizzato come ospedale durante le epidemie.
Elva
Salendo ancora lungo la valle, dopo alcuni chilometri, sulla destra si apre il Vallone d'Elva: una strada tortuosa e stretta, carica ancora oggi di mistero, che conduce all'omonimo paese, conosciuto per la parrocchia di S. Maria Assunta interamente affrescata da Hans Clemer e per il museo dei Pels (caviè d'Elva), i celebri commercianti di capelli.Prazzo
Ritornando sulla strada provinciale, pochi chilometri dopo Stroppo si incontra Prazzo, paese ricco di case medievali con portali in pietra.
Marmora Canosio Acceglio
Da Ponte Marmora si accede al Vallone di Marmora e Canosio. Nella canonica della parrocchiale di Marmora, un frate solitario cura e conserva una biblioteca composta da migliaia di testi antichi. Da visitare, la parrocchia di S. Massimo, costruita tra l' VIII e il IX secolo dai monaci dell'Abbazia di San Costanzo. Il suo campanile medievale è ornato da bifore e la cuspide piramidale vanta profili arcuati. A Canosio, di particolare interesse è la borgata Lubac, dove sono presenti alcune abitazioni realizzate con la tipica architettura alpina. Ad Acceglio, l'ultimo Comune della Valle, all'ombra della Rocca Provenzale, circondato da boschi, pascoli e laghi, si trova il Centro Calvinista del '500. Di particolare interesse anche il Museo etnografico di Chialvetta nel Vallone Unerzio.
19/08/2009 IL SECOO XIX
il percorso
Da Villar San Costanzo a Marmora, Canosio e Acceglio i segreti di una cultura antica e dell'arte popolare
Villar San Costanzo
Sorta nel 750 attorno al monastero benedettino, che fu distrutto dai saraceni e ricostruito nell'XI secolo. Nella parrocchiale di S.Pietro in Vincoli è possibile ammirare alcuni affreschi del '400 rinvenuti in epoca recente nella Cappella di San Giorgio. Di particolare bellezza e pregio architettonico, è l'Abbazia benedettina di San Costanzo al Monte, ai piedi del Monte San Bernardo, fatta costruire nell'VIII secolo da Ariperto II, Re dei Longobardi dal 702 al 712 d.c., nel luogo dove fu decapitato nel 303 d.c. San Costanzo. Il simbolo sono I Ciciu, enormi massi interessati da un raro e curioso fenomeno di continua erosione che trasforma le pietre in strane figure simili a dei funghi. La zona, che è soggetta a tutela ambientale e richiama turisti da tutta Europa, è attraversata da un percorso ginnico di difficoltà variabile.
Dronero
Splendido il ponte merlato detto Ponte del Diavolo, costruito nel 1428. Attraversando la cittadina si arriva alla chiesa parrocchiale SS. Andrea e Ponzio, realizzata in stile gotico intorno al 1450. A poche decine di metri sorge la chiesa della Confraternita del Gonfalone che ospita un museo di tesori d'arte sacra.
Il Foro Frumentario del 1400 è l'unico esempio in Provincia di loggia mercatale a pianta ottagonale. Negli anni della peste (1522) venne trasformato in cappella di San Sebastiano. La strada principale del paese è costeggiata dai caratteristici portici e i palazzi nobiliari impreziositi da alcune finestre a bifora ornate da aguzze torri.
Roccabruna
Conta 74 borgate, alcune disabitate, altre abitate da giovani imprenditori che hanno intrapreso delle coltivazioni biologiche di prodotti venduti anche nei ristoranti e nei negozi della valle.Cartignano
Accoglie i visitatori con i suoi due borghi divisi dal torrente Maira e collegati da un ponte al cui centro sorge una caratteristico pilone affrescato. Poco sopra sorge il castello edificato nel XV secolo dai Signori Berardi di San Damiano.
San Damiano Macra
Fino all'Ottocento era il centro più importante della Valle Maira. Il paese ha dato i natali ai fratelli Zabreri, celebri scultori del '400, dalla cui bottega uscirono fontane medievali, finestre a bifora e portali scolpiti, tra cui quello della chiesa parrocchiale Santi Cosma e Damiano. Nel cimitero di Pagliero, una lapide di marmo ricorda l'insediamento di una tribù Pollia nel I secolo dopo Cristo.
Macra
Continuando lungo la Provinciale 422 si incontra, poco prima di Macra, la chiesa rupestre di San Salvatore dell'XI secolo, contraddistinta dalla facciata a vela. Sono conservati degli splendidi affreschi tardoromanici. Lungo una mulattiera poco lontano s'incontra la cappella di San Peyre, al cui interno è affrescata una "danza macabra" con scritte in occitano e francese antico.
Celle Macra
Salendo lungo la destra orografica del torrente Maira, si apre un vallone laterale a sinistra che conduce a Celle Macra. La parrocchiale di S. Giovanni Battista conserva al suo interno il celebre polittico del pittore fiammingo Hans Clemer. Da visitare anche la Cappella di San Sebastiano con gli affreschi di Giovanni Baleison del 1484.
Stroppo
Il Comune è ricco di borgate medievali. Sparsi qua e là numerosi gioielli architettonici: la chiesa di San Peyre, del 1200 con l'interno a tre navate affrescate nel XV secolo da un anonimo Maestro, la chiesa di Santa Maria di Morinesio, costruita nel 1700 nel luogo dove precedentemente sorgeva una cappella e il Lazzaretto della frazione Caudano, con la facciata a vela e le finestre a bifora, costruito nel 1463 e utilizzato come ospedale durante le epidemie.
Elva
Salendo ancora lungo la valle, dopo alcuni chilometri, sulla destra si apre il Vallone d'Elva: una strada tortuosa e stretta, carica ancora oggi di mistero, che conduce all'omonimo paese, conosciuto per la parrocchia di S. Maria Assunta interamente affrescata da Hans Clemer e per il museo dei Pels (caviè d'Elva), i celebri commercianti di capelli.Prazzo
Ritornando sulla strada provinciale, pochi chilometri dopo Stroppo si incontra Prazzo, paese ricco di case medievali con portali in pietra.
Marmora Canosio Acceglio
Da Ponte Marmora si accede al Vallone di Marmora e Canosio. Nella canonica della parrocchiale di Marmora, un frate solitario cura e conserva una biblioteca composta da migliaia di testi antichi. Da visitare, la parrocchia di S. Massimo, costruita tra l' VIII e il IX secolo dai monaci dell'Abbazia di San Costanzo. Il suo campanile medievale è ornato da bifore e la cuspide piramidale vanta profili arcuati. A Canosio, di particolare interesse è la borgata Lubac, dove sono presenti alcune abitazioni realizzate con la tipica architettura alpina. Ad Acceglio, l'ultimo Comune della Valle, all'ombra della Rocca Provenzale, circondato da boschi, pascoli e laghi, si trova il Centro Calvinista del '500. Di particolare interesse anche il Museo etnografico di Chialvetta nel Vallone Unerzio.