Carina
si spegne
Carina,
bellissima giovanetta di Nola, viveva beata dell’amore dei suoi genitori e
dell’affetto di Sandro, il suo fidanzato. Ma ad un tratto ella perdé e la madre
e il padre e il suo Sandro, perché, morta la madre, il padre per disperazione
emigrò in America, e, venuto il giorno della leva, il suo fidanzato fu costretto
a partite per t’esercito. Né qui finirono le sventure di Carina, perchè un
temporalaccio, di lì a poco sopravvenuto le intristì miseramente il campicello.
Penava
la poveretta, e invocava la morto quando le apparve un angelo oscuro dalle
pupille di carbone, che le promise ogni felicità, purché a lui s’abbandonasse;
ma Carina chiuse gli occhi, si sognò, devotamente, e il demonio sciogliendosi
in fumo, spari d’un tratto.
Ma il
fiero spettacolo sconvolse la salute di Carina: la notte, ora sentiva strani
sibili, ora vedeva gran fila di spettri; sicché, aggiunti questi strazi alle
amiche sventure, la Carina andò declinando un giorno dopo l’altro finché morì.
Leggenda
legata alle figure legate al diavolo.
Zona del
Canavese.