martedì 2 giugno 2020

Carina si spegne


Carina si spegne

Carina, bellissima giovanetta di Nola, viveva beata dell’amore dei suoi genitori e dell’affetto di Sandro, il suo fidanzato. Ma ad un tratto ella perdé e la madre e il padre e il suo Sandro, perché, morta la ma­dre, il padre per disperazione emigrò in America, e, venuto il giorno della leva, il suo fidanzato fu co­stretto a partite per t’esercito. Né qui finirono le sventure di Carina, perchè un temporalaccio, di lì a poco sopravvenuto le intristì miseramente il cam­picello.
Penava la poveretta, e invocava la morto quando le apparve un angelo oscuro dalle pupille di carbone, che le promise ogni felicità, purché a lui s’abbandonasse; ma Carina chiuse gli occhi, si sognò, devota­mente, e il demonio sciogliendosi in fumo, spari d’un tratto.
Ma il fiero spettacolo sconvolse la salute di Ca­rina: la notte, ora sentiva strani sibili, ora vedeva gran fila di spettri; sicché, aggiunti questi strazi alle amiche sventure, la Carina andò declinando un giorno dopo l’altro finché morì.

Leggenda legata alle figure legate al diavolo.
Zona del Canavese.