lunedì 29 giugno 2020

il cavaliere di bronzo


IL CAVALIERE DI BRONZO

Un giorno un tale, nel mezzo della piazza di Canicattì, si vide avvicinare da due persone con i berretti rossi, che gli chiesero se conosceva la contrada di Vitusullanu. Egli rispose di sì. Ma quelli soggiunsero: « Per venire ad accompagnare noi in quelle terre, dovete essere in due, e dello stesso sangue ». E lui: « Se vi aggrada, c’è qui mio fratello e lo chiamo: abbiamo anche due muli ». «Se siete fratelli, tanto meglio ». — risposero i due — « prendete i muli, e andiamo ». Presero i muli e partirono per Vitusullanu.
Arrivati colà, tutti assieme, quelli del berretto rosso sparirono, e i due fratelli entrarono nella grotta.
Varcata la soglia, la grotta si spaccò, e nello spacco sprofondarono i due fratelli, finché scorsero tre stanze. Nella prima, videro due giganti con un bastone in mano, e un mucchio di denaro. Senza paura, s’infilarono nella seconda stanza, che aveva nei mezzo una statua di bronzo, rappresentante un cavaliere in sella a un cavallo di bronzo, tutto armato e con l’elmo dalla doppia visiera, una davanti, l’altra dietro. Per lo spavento, i due contadini dimenticarono il denaro, e di corsa se la filarono. Usciti fuori, d’un balzo sono in groppa ai muli e via, verso il paese, con la febbre in corpo per lo spavento provato. Dopo tre giorni, i due fratelli morirono.

Leggenda della zona di Canicattì.