LE MARMITTE DEI GIGANTI
Un uomo di Ragoli, di cattivi costumi, avendo desiderio di denaro per
soddisfare i suoi vizi ricorse al diavolo per aiuto. Belzebù da lui invocato,
gli comparve vestito da cavaliere elegante, e tra i due corse un patto
terribile. Satana garantì al sozzo uomo di Ragoli un buon numero di monete
d’oro finissimo, a patto che l’infelice gli cedesse la sua anima. Il triste
contratto doveva esser firmato col sangue, che il demonio cavò con un finissimo
ago da una vena del disgraziato. Fatto ciò, Belzcbù disse: «Ebbene! In quei tre
fori rotondi che tu conosci presso il Ponte di Lisan, ci sono tre marmitte
piene d’oro. Nessuno, tranne io, sa di ciò, e te le cedo. Vieni! »
E lo trasportò attraverso l’aria al luogo indicato. Le marmitte vi erano,
ed erano veramente piene di oro. Il mariuolo se ne riempì un sacco che aveva
portato seco, e con quell’oro guadagnato a sì caro prezzo, poté vivere a modo
suo da ricco vizioso, morendo però di mala morte. Quando l’anima sua fu uscita
dal corpo, venne il diavolo, se la prese e la trascinò all’inferno.
Leggenda della zona di Ragoli.