Brunamaria Dal Lago
Il Sogno della Ragione. Unicorni, ippogrifi, basilischi, mostri e sirene
Mondadori, Milano, 1991
Dall’immaginario al Mostruoso potrebbe essere il titolo di questo libro. L’origine della sua scrittura sta nella esplorazione di spazi ambigui e misteriosi dove l’esperienza del già conosciuto si interseca con il racconto. Luoghi privilegiati di questo itinerario sono terre lontane: la terra di Babele, le porte di ferro di Alessandro per tenere lontani i popoli di Gog e Magog, l’esperienza dell’incontro con le Sirene. Il territorio dei mostri è il territorio dell’inconscio: ci spaventa il noto divenuto ignoto che ritorna a noi nel “Sogno della ragione” stravolto, modificato, mostruoso. Il magico rappresentato in figure, in opere, è la strategia per sconfiggere la novità e il mostruoso: così la ragione trova il modo di relegare i mostri in luoghi fissi, lontani, non pericolosi. Ma che cosa accade ora? L’immagine si apre di nuovo, cede il posto alla fantasia, il mondo dei mostri non è più libresco o grafico. Forse stiamo intraprendendo un viaggio all’incontrano: un viaggio che dal Mostruoso ritorna all’immaginario.
Dalla quarta di copertina.
Il Sogno della Ragione. Unicorni, ippogrifi, basilischi, mostri e sirene
Mondadori, Milano, 1991
Dall’immaginario al Mostruoso potrebbe essere il titolo di questo libro. L’origine della sua scrittura sta nella esplorazione di spazi ambigui e misteriosi dove l’esperienza del già conosciuto si interseca con il racconto. Luoghi privilegiati di questo itinerario sono terre lontane: la terra di Babele, le porte di ferro di Alessandro per tenere lontani i popoli di Gog e Magog, l’esperienza dell’incontro con le Sirene. Il territorio dei mostri è il territorio dell’inconscio: ci spaventa il noto divenuto ignoto che ritorna a noi nel “Sogno della ragione” stravolto, modificato, mostruoso. Il magico rappresentato in figure, in opere, è la strategia per sconfiggere la novità e il mostruoso: così la ragione trova il modo di relegare i mostri in luoghi fissi, lontani, non pericolosi. Ma che cosa accade ora? L’immagine si apre di nuovo, cede il posto alla fantasia, il mondo dei mostri non è più libresco o grafico. Forse stiamo intraprendendo un viaggio all’incontrano: un viaggio che dal Mostruoso ritorna all’immaginario.
Dalla quarta di copertina.