martedì 24 marzo 2020

inno dei contrabbandieri della Lessinia

INNO DEI CONTRABBANDIERI DELLA LESSINIA
Noàntri contrabandéri
vegnemo su da Ala
e co la carga in spala
pasemo el confin
Noàntri contrabandéri
semo sensa creansa
bastonemo la finansa
sensa farse ciapar
Noàntri contrabandéri
ghe disemo al brigadiere
che una de ste sere
la pele ghe faren
No ghe sarà Vitorio
e gnanca Garibaldi
che co i so stronsi caldi
el ne sapia fermar

domenica 22 marzo 2020

Lupo mannaro

LUPO MANNARO

Il lupo mannaro, licantropo o versipelle, cioè l’uomo che si trasforma in lupo e viceversa, pur non essendo una figura prettamente mitologica, è pur tuttavia riscontrabile presso quasi tutti i popoli. I Greci narravano di certi abitanti della città di Parnasso, scampati al diluvio, che si trasferirono in Arcadia dove ripresero le crudeli abitudini di Licaone. Ogni anno sacrificavano un fanciullo a Giove; delle sue interiora preparavano una specie di minestra; toccava a uno dei loro pastori, estratto a sorte, mangiare di quell’intruglio, dopo di che si metteva a ululare come un lupo, si spogliava - e attraversava il fiume. Doveva passare Otto anni fra i lupi; se durante quel tempo non mangiava di carne umana, poteva ritornare, rivestirsi e riprendere la vita umana. Come vediamo, trattasi piuttosto di magia nera che di mitologia. E stregoneria rimaneva fino al Medio Evo e oltre; si credeva -il lupo mannaro posseduto dal demonio, specie nelle notti di plenilunio, e in agguato nei crocicchi; tutto ciò rispecchia abbastanza fedelmente le superstizioni che già i Romani avevano in proposito. Nelle saghe nordiche i lupi mannari erano invece eroi di particolare  forza selvaggia che avevano il potere di trasformarsi in lupi. Le origini di questa credenza possono essere varie- Da un lato c’è la licantropia, manifestazione delirante nelle più gravi forme di malinconia, in cui il malato si crede lupo, ulula, si rotola per terra. Dall’altro abbiamo la credenza che i lupi accolgano nel branco bimbi abbandonati: si pensi a Romolo e Remo o, se vogliamo scendere a tempi più moderni, alla figura di Mowgli nel Libro della giungla. Vi è inoltre il fatto che il lupo era un frequente emblema totemico: si può ben presumere che durante i riti qualcuno dovesse indossare una pelle di lupo per rappresentare l’animale sacro. Infine la circostanza che il lupo mannaro viene posto in relazione col plenilunio, potrebbe indurre a credere che c’entri l’alternarsi delle fasi lunari: così come prima del plenilunio la luna è una cosa e dopo un’altra, il lupo mannaro prima del plenilunio è uomo e dopo lupo.