giovedì 1 dicembre 2022

Il cuore degli alberi

 Il cuore degli alberi

L'olivo, la quercia, l'acacia. Una trilogia simbolica, mitica e ancestrale




Aimé Magali


Edizioni Studio Tesi, Roma 2014


Perché un'opera sugli alberi? Semplicemente perché, da quando esiste il mondo, l'uomo ama la foresta e i boschi al punto da aver spesso fatto dell'albero un emblema: l'albero della vita, l'albero genealogico, l'albero di Natale... La scelta di un albero o di un arbusto come supporto ai simboli religiosi, politici o morali è sempre stata e resta in uso in numerose società antiche e moderne. Al di là di tutti i rituali, di tutte le credenze e delle superstizioni, l'albero è indispensabile all'equilibrio della natura e alla sopravvivenza del pianeta. Con le radici, il fusto e i rami, collega i tre piani del mondo: il cielo, la terra e il mondo sotterraneo. Simbolo di vita e perpetua evoluzione, rappresenta la potenza vegetativa, animale e spirituale che anima il cosmo, incarna la vita inesauribile, la realtà assoluta, il sacro per eccellenza. Concentra le idee di fecondità, opulenza, salute, immortalità o di eterna giovinezza. Studiare gli alberi, sentirli, ascoltarli, amarli, vuol dire partecipare attivamente alla vita e alla rigenerazione dell'universo. La loro potenza o la loro fragilità sono anche le nostre. Quest'opera presenta una trilogia molto radicata nella tradizione, nella cultura e nell'immaginario popolari. Con l'olivo, "primo albero del mondo", la quercia, simbolo di potenza, e l'acacia, albero della conoscenza, il lettore potrà quindi intraprendere un insolito cammino attraverso il tempo e la natura.


dall’Introduzione

come L'albero della vita, l’albero della Libertà... o ancora l'ulivo consacrato a Minerva, Il Mirto a Venere, La Vigna a Bacco, l'alloro ad Apollo, Il fico a Marte, La Quercia a Giove, Il Pino a Nettuno … 


da pagina 106

Se una Ninfa sposava un umano, come Euridice e Orfeo, la coppia avrebbe vissuto accompagnata dalle amadriadi che avevano eletto domicilio sotto la corteccia di una quercia. 


da pagina 152

La simpatica usanza dell'albero di maggio è un rito rivolto alla fecondità legato al ritorno delle foglie. E’ un omaggio al ritorno della linfa, della vegetazione, dei fiori, dei frutti e della Primavera.

non è richiesta nessuna specie particolare per festeggiare l’albero di maggio.

...

l'albero di maggio voul essere Innanzitutto albero di gioia, d'amore di fecondità.


da pagina 153

Quale che sia l'angolazione da cui si guarda un albero, tutto in esso è simbolo, tutto in esso è necessario alla vita, tutto in esso è ricchezza, forza che protezione, tutto in esso è bellezza e serenità... e, perché no?, voluttà.