domenica 11 maggio 2008

PALERMO: Duecento tesori verdi da salvare ecco tutti gli alberi monumentali

PALERMO: Duecento tesori verdi da salvare ecco tutti gli alberi monumentali
LAURA NOBILE
Repubblica Palermo 29-OTT-2006

Presentato da Legambiente il censimento del patrimonio inserito nell'albo regionale

A SETTEMBRE dell'anno scorso erano una sessantina, adesso gli "alberi monumentali" segnalati da Legambiente Sicilia sono diventati duecento. Esemplari vetusti, veri e propri "patriarchi verdi" custodi di storie e leggende da tramandare, o esemplari che ormai rappresentano un simbolo, di un luogo o di un'identità, come nel caso dell'"albero Falcone" di via Notarbartolo.
Con questa finalità, in collaborazione col parco delle Madonie, è nato tre anni fa il progetto "Monumenti della natura", dedicato a un patrimonio tutto siciliano da conoscere e valorizzare, alla stessa stregua dei suoi beni storico — artistici o architettonici.
Il primo obiettivo raggiunto, un anno fa, fu l'istituzione da parte dell'assessorato regionale ai Beni culturali, dell'Albo delle piante monumentali. Ma la campagna lanciata da Legambiente per raccogliere segnalazioni è andata avanti, ampliando la lista con altri 140 alberi monumentali.
Ieri mattina, durante la prima tappa palermitana di "Salvalarte Sicilia 2006", il responsabile per i beni culturali dell'associazione Gianfranco Zanna ha presentato la Carta degli alberi monumentali. «In questa fase, la carta è uno strumento di divulgazione — ha detto Zanna — e servirà a fornire tutte le informazioni alle diverse Soprintendenze, per le valutazioni necessaire all'inserimento dei nuovo alberi nell'albo». Tra le new entry della Carta ci sono i "platani di Goethe", sotto i quali a Villa Giulia lo scrittore si soffermò. Ha dimensioni eccezionali, il leccio di contrada torre Montaspro a Isnello, la cui età stimata è tra gli 800 e i 900 anni, e la cui circonferenza al suolo è di undici metri e venti. Ha "solo" 400 anni, invece, ed è in buone condizioni vegetative la quercia roverella incastonata nell'area del castello della Pietra, a Castelvetrano e ha la stessa età la roverella di contrada Muti a Chiaramonte Gulfi, legata a un'antica leggenda.
Ieri mattina, alla presenza del presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè, Zanna ha anche lanciato la proposta, subito accolta, di una legge ad hoc per dotare dì risorse finanziarie il progetto di tutela degli alberi monumentali, visto che alcuni alberi si trovano in aree di parchi o riserve, ma molti sono nei centri abitati, in ville privati, o isolati in totale abbandono. La legge dovrebbe prevedere una tabellazione degli alberi, monitoraggi sullo stato di salute, quando necessario trattamenti di bonifica e di manutenzione, e la scheda con la storia della piante e le eventuali leggende collegate.