sabato 23 maggio 2020

leggende e tradizioni legate alla fortuna

FORTUNA
Il concetto di "fortuna" costituisce un potenziale fonte di ricchezza, a cui però ci capiterà di poter attingere non quando vogliamo o quando ne avremo bisogno, bensì nei momenti più inattesi.
Altra cosa importante da notare è che sull'incontro di ognuno di noi con la fortuna non influiscono né età né sesso, né condizione sociale né raccomandazioni.
L'impatto con la fortuna è un semplice mutar di vento, un ritrovarsi  da un momento all'altro in una prospettiva personale migliore di prima.
Naturalmente, anche gli indizi hanno una loro importanza primaria, poiché ci consentono di trarre un auspicio prettamente personale sul come e sul quando potremo beneficiare di un colpo di fortuna prossimo, o quanto meno imminente.
Ecco qui di seguito una breve serie di indizi che, secondo la condizione popolare, porterebberò fortuna.
Imbattersi in un frate, oppure in un gobbo.
Passare attraverso due carabinieri senza deviare dal proprio cammino.
Udire il verso di un grillo.
Sentire il gatto di casa che comincia a miagolare per amore.
Versare il vino sulla tovaglia nuova o fresca di bucato (in tal caso, intingervi subito l'indice e il medio e bagnarsi i lobi delle orecchie).
Nascere di venerdì o di domenica.
Avere il sette di denari quando si gioca a carte.
Avere le rondini che fanno il nido sui tetti di casa nostra.
Vedere un pettirosso nel nostro giardino o sul nostro balcone.
Trovare un ferro di cavallo.
Avere le orecchie lunghe (indizio di longività).
Trovare un quadrifoglio.
Infilarsi un indumento al rovescio.
Esser colpiti sulla spalla destra da una foglia che cade da un albero.
Imbattersi in un funerale o vedere un carro funebre che trasporta un defunto.
Incontrando un prete, riuscire a contare rapidamente a tre alla volta i bottoni del suo abito talare.