lunedì 25 maggio 2020

racconti legati i portafortuna delle donne

i portafortuna delle donne
Presso gli antichi Egizi, Iside era la dea-madre e protettrice delle donne e di tutte le persone giovannissime.
Col tempo, quest'attribuzione passò - nel mondo greco - a Diana.
Costei nutriva tale natura per le doglie del parto da costringersi a perpetua castità.
Tuttavia chiese a Giove di poter essere la protettrice di tutte le partorienti, e la sua richiesta fu accolta.
Perciò, tutti i portafortuna e gli amuleti a beneficio delle donne attraggono le positive influenze di Iside in uno dei suoi ruoli ed espressioni.
Tra tanti portafortuna descritti dalla tradizione, l'arco e la freccia (attribuiti peculiari di Diana Cacciatrice) sono possenti amuleti per la donna che desideri propiziarsi la ricerca di un amore felice e durevole.
Una piccola freccia d'oro o di argento sarà un portafortuna efficacissimo in tal senso.
Anche un ornamento per i capelli in forma di luna, antico simbolo di Iside, è un potente portafortuna a uso esclusivo delle donne.
Una fermatreccia, una spilla per capelli, un piccolo pettine d'argento (metallo lunare, quindi di Diana-Iside) saranno un ottimo portafortuna per l'amore: sia per propiziarne l'avvento che per favorirne i successivi sviluppi.
Oggi, invece, vi sono ancora donne che "incatenano" l'uomo amato avvolgendogli intorno ad un bottone dell'abito, senza che lui se ne accorga, un proprio capello e annodandolo strettamente.
Quel semplice, invisibile capello, sarà una sorta di "testimone" del loro amore, e farà si che l'uomo non riesca in alcun caso a staccarsi da loro e dal loro prepotente affetto.