mercoledì 29 aprile 2020

l'avventura dell'uomo selvaggio



L’AVVENTURA DELL’UOMO SELVAGGIO

C’era una volta un vecchio d’indole così selvaggia, che se ne stava tutto solo, anche nel cuor dell’in­verno, in quel luogo delle Alpi d’Otro, chiamato in die Saccu. Tutti i giorni sSi recava con un secchio al torrente d’Otro per attingere la sua provvigione di acqua.
Un dì rimontava a passo lento il sentiero, deponendo tratto tratto il secchio per soffiare sulle dita, perché il freddo era intenso in quel luogo dove nel­l’inverno non arriva mai un raggio di sole, quando gli si affacciò d’improvviso la figura d’un uomo.
« Buon giorno», gli disse questi con voce asciutta, « perché mai ve ne state tutto solo in questo triste deserto? Dovete essere ben annoiato di dover scendere ogni giorno fino al torrente, a rischio di gelare per via. Ascoltate, mio buon vecchio, la proposta che vi faccio; promettetemi l’anima vostra quando sarete in fin di vita, ed io vi taglio via subito un pezzo di questa montagna che ci sta a fianco, e che impedisce ai raggi del sole di riscaldare, come d’estate questi luoghi. Tutta l’Alpe d’Otro diverrebbe terra di una fecondità mneravìgliosa, vi crescerebbe il frumento e perfino la vite ». All’udire tale proposta il vecchietto si fece il segno della croce e l’uomo spari. L’Uomo Selvatico continuò a dimorare chissà fino a quando in die Saccu, o l’Alpe d’Otro continuò a produrre segale e patate; il frumento e la vite hanno ancora da venire...

tipica leggenda di richiesta dell’anima da parte del diavolo.
Zona: Valsesia