mercoledì 8 aprile 2020

le marmitte dei giganti


LE MARMITTE DEI GIGANTI

Un uomo di Ragoli, di cattivi costumi, avendo desiderio di denaro per soddisfare i suoi vizi ricorse al diavolo per aiuto. Belzebù da lui invocato, gli comparve vestito da cavaliere elegante, e tra i due corse un patto terribile. Satana garantì al sozzo uomo di Ragoli un buon numero di monete d’oro finissimo, a patto che l’infelice gli cedesse la sua anima. Il triste contratto doveva esser firmato col sangue, che il demonio cavò con un finissimo ago da una vena del disgraziato. Fatto ciò, Belzcbù disse: «Ebbene! In quei tre fori rotondi che tu conosci presso il Ponte di Lisan, ci sono tre marmitte piene d’oro. Nessuno, tranne io, sa di ciò, e te le cedo. Vieni! »
E lo trasportò attraverso l’aria al luogo indicato. Le marmitte vi erano, ed erano veramente piene di oro. Il mariuolo se ne riempì un sacco che aveva portato seco, e con quell’oro guadagnato a sì caro prezzo, poté vivere a modo suo da ricco vizioso, morendo però di mala morte. Quando l’anima sua fu uscita dal corpo, venne il diavolo, se la prese e la trascinò all’inferno.

Leggenda della zona di Ragoli.